Carbotermo a Paullo (MI) riscalda gli impianti sportivi
Fonte: agriforenergy
Speciale Pellet
Paullo è una cittadina della provincia di Milano che conta 11.089 abitanti e fa parte dei 61 Comuni del Parco Agricolo Sud-Milano.
La nuova centrale a pellet realizzata dalla Carbotermo Spa servirà le piscine comunali, i palloni per il tennis e calcetto, il bocciodromo e gli spogliatoi. I lavori sono in fase di ultimazione.
L’investimento, integralmente sostenuto da Carbotermo con la formula di project financing, ha seguito la modalità del partenariato pubblico-privato e ammonta a 1,2 milioni di euro. Si compone di una centrale della potenza installata di 1,8 MW con tre caldaie da 500 kW cadauna, più una quarta caldaia da 300 kW destinata alla produzione di acqua calda sanitaria estiva.
Il progetto prevede una concessione di 15 anni durante i quali al Comune di Paullo è garantito un risparmio di circa 8.000 euro/anno.
“Le strutture erano originariamente dotate di caldaie a metano non più performanti e con costi manutentivi elevati - spiega l’assessore all’Ambiente Alessandro Meazza - pertanto abbiamo optato per la realizzazione di nuovi impianti più funzionali, ecologici e ad alto risparmio energetico”.
RISPARMI CONSIDEREVOLI
La centrale è collegata a una linea di teleriscaldamento che collega tutte le utenze sportive comunali e nello specifico la piscina riscaldata 24 ore su 24, quattro palloni tensostatici, due per il tennis e due per il calcetto, il bocciodromo e gli spogliatoi del calcio a 11.
Dai precedenti 1.917.591 kWht che venivano mediamente consumati con le caldaie a gas, si prevede di scendere a 1.251.630 con il nuovo impianto a pellet per un risparmio atteso di 665.951 kWht. “I dati evidenziano un miglioramento della resa termica, a fronte di una spesa minore e della riduzione di emissioni di CO₂ - puntualizza Meazza - Il progetto persegue gli obiettivi del Paes c8, Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima del Comune di Paullo”.
In futuro si prevede di estendere la rete di teleriscaldamento ai condomini e alle unità abitative prospicenti la centrale.
Le caldaie sono di classe 5 Stelle e garantiranno qualità elevata di combustione a vantaggio della riduzione delle emissioni inquinanti.
L’innovativa tecnologia adottata garantisce la qualità della combustione e dei sistemi di abbattimento con valori emissivi climalteranti ridotti del 90%, a cui si deve aggiungere un miglioramento dei valori di particolato rispetto a quelli emessi dai combustibili liquidi.
Con la nuova installazione, il locale caldaie è stato realizzato ex novo e si compone di una struttura alta 5 metri di 120 mq di superficie con quattro silos esterni per lo stoccaggio del pellet. All’interno trovano alloggiamento le quattro caldaie e i serbatoi di accumulo inerziale (puffer) per un totale di 40.000 litri di acqua.
Il progetto comprende anche la messa a dimora di diverse piante nell’area degli impianti sportivi per schermare il locale della centrale e per concorrere all’opera di generale riqualificazione degli impianti e delle strutture. Per le caldaie la scelta è ricaduta su 3 modelli Almar Hochgall 499 da 500 kW cadauna e un modello Almar Coll’alto 299 da 300 kW.
TECNOLOGIA INNOVATIVA
Il sistema di alimentazione delle caldaie è costituito da un’unica coclea principale a cui sono collegate quelle di ogni silo.
La coclea principale va all’interno della centrale e si collega a 4 coclee disposte a raggera che alimentano le singole caldaie.
Questo accorgimento è stato pensato per facilitare la movimentazione del combustibile evitando di lasciarlo fermo per troppo tempo esponendolo a fenomeni di degrado o di accidentali infiltrazioni di acqua.
Poiché la caldaia da 300 kW è principalmente destinata alla produzione estiva di acqua calda sanitaria, è possibile attingere anche da un unico silo. A seconda dell’andamento stagionale dell’annata termica le caldaie possono funzionare insieme o singolarmente per soddisfare il fabbisogno termico, con rifornimenti di combustibili che possono variare.
Qualora si verificasse il blocco della coclea di un silo, le altre possono comunque assicurare l’alimentazione di quella principale e quindi delle caldaie. Lo stesso vale per le coclee delle caldaie o qualora una di esse si dovesse bloccare.
Anche i sistemi di estrazione delle ceneri sono collegati e confluiscono in un unico contenitore centrale estraibile per lo svuotamento. Questo per ridurre al minimo i tempi di svuotamento e rendere l’operazione più pulita possibile. A tale scopo il contenitore di raccolta non viene svuotato in centrale, ma sostituito con uno vuoto per evitare accidentali sversamenti di ceneri e indesiderate inalazioni.
SICUREZZA INNANZITUTTO
Sono previsti gli scambiatori sul circuito primario e tutti i sistemi di spinta e regolazione della rete di teleriscaldamento.
Le singole utenze sono dotate ciascuna di uno scambiatore (o sottostazione) per i circuiti secondari.
In particolare, per i palloni tensostatici la sostituzione dei bruciatori a gas con scambiatori acqua–aria porterà enormi vantaggi sotto il profilo della sicurezza. Poiché i bruciatori a gas operano con fiamma in vena d’aria per ridurre il rischio d’incendio, la normativa impone che tra il bruciatore e il pallone sia creato un muro in cemento armato in funzione parafiamma.
Questa misura non sarà più necessaria poiché gli scambiatori attingono acqua calda a 80° dalla rete tramite la sottostazione. A dispetto delle maggiori dimensioni degli scambiatori, il rendimento di questi ultimi sarà intorno al 90%, contro il 48–50% dei vecchi bruciatori a gas.
Il layout di centrale è stato pensato per agevolare al massimo le operazioni di controllo e manutenzione degli impianti e per garantire il massimo livello di sicurezza, anche in in presenza di personale non direttamente addetto ai lavori.
“Per noi l’opera rappresenta un’innovazione sia dal punto di vista ambientale, sia dal punto di vista energetico - dichiara l’assessore alla Comunicazione Gabriele Guida - Gli impianti saranno accesi con alcuni mesi di ritardo causato dall’emergenza sanitaria”