Energia: stabili i consumi ma crescono le emissioni
Fonte: nextville.it - News
L'Enea ha inviato segnali d'allarme riguardo ai consumi di energia, che sono rimasti praticamente stabili con un calo dell'1,5%, mentre le emissioni di CO2 sono aumentate del 6%.
Quanto viene rilevato è frutto di un ritorno ai livelli pre pandemia delle fonti fossili e di un calo dell'11% delle fonti rinnovabili, principalmente dovuto al calo di produzione dell'idroelettrico.
I primi nove mesi del 2022 hanno visto proseguire la risalita delle fonti fossili: i consumi di petrolio sono cresciuti dell'8% e l'impiego del carbone per la produzione di energia è tornato quasi ai livelli del 2018 con un aumento del 47%.
La flessione delle fonti rinnovabili è stata influenzata negativamente dalla significativa riduzione dell'idroelettrico (-25% rispetto al minimo degli ultimi 15 anni), non compensato dall'aumento del 9% di eolico e solare.
L'analisi di Enea si sofferma anche sulla questione delle materie prime critiche (Critical Raw Material, CRM), la cui scarsa disponibilità potrebbe risultare un collo di bottiglia per la transizione energetica. I dati mostrano come l'Europa sia quasi totalmente dipendente dalle importazioni estere per le terre rare: platino e litio (100%), tantalio (99%) e cobalto (86%).