GNL: quanto inquina? e quanto costa?

Le navi metaniere arrivano per il 50% dagli Stati uniti e ultimamente anche da qualche provenienza insolita come il Cameroon.

Il ciclo di liquefazione del gas metano richiede quantità significative di energia per mantenere in pressione e a temperatura di -160°c il prodotto. Il trasporto che avviene  con provenienze molto lontane dall’Europa  come gli Stati Uniti e l’Africa centrale, incide pesantemente sul bilancio di sostenibilità ambientale oltre che economico.

Il viaggio di ritorno delle metaniere è naturalmente un viaggio “ vuoto” non potendo trasportare altri prodotti data la elevata specializzazione delle navi dedicate e aggiunge un carico emissivo ed economico  non trascurabile.

C’è inoltre un tema legato alla sicurezza. Certamente le metaniere sono estremamente tecnologiche e dotate di sistemi avanzati di sicurezza, ma non dimentichiamo che lo sviluppo della tecnologia di liquefazione si interruppe dal 1944  per 20 anni, proprio a causa di un incidente che procurò danni rilevanti.

Mettiamo in mare grandi quantità di combustibile altamente infiammabile che ha bassa probabilità di esplosione grazie alla qualità delle tecnologie impiegate e per le procedure di sicurezza attivate, ma una elevata gravità di danno potenziale. Come avviene per le centrali nucleari.

Per sostituire i 70 miliardi di metri cubi di metano importato allo stato gassoso dovemmo tutti gli anni far arrivare da 500 a 700 navi, valutarne l’impatto in termini ambientali, il rischio incidente, definito da probabilità x gravità ed infine il costo economico delle operazioni di: gassificazione- trasporto primario- trasporto via nave- rigassificazione-trasporto secondario

Non possiamo escludere completamente anche il rischio attentati.