Come smaltire le pile usate?

22/11/2019

Fonte: QualEnergia.it

Il consorzio Remedia spiega ai consumatori come gestire questi rifiuti tecnologici.

Cosa fare delle pile che hanno smesso di funzionare? Lo spiega Remedia – consorzio attivo nella gestione eco-sostenibile di tutti i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), pile e accumulatori esausti – attraverso un video educational che mostra le buone pratiche per un corretto riciclo.

Il video – spiega una nota del consorzio – sarà protagonista della campagna di comunicazione social volta a informare ed educare i consumatori.

Le pile – approfondisce Remedia – una volta esaurita la loro vita utile, diventano un rifiuto tecnologico e devono essere oggetto di raccolta differenziata, affinché ne siano garantiti il corretto riciclo e la tutela dell’ambiente: infatti, contengono sostanze quali mercurio, piombo e cadmio che, se rilasciate nell’ambiente, possono rivelarsi altamente dannose. Basti pensare, ad esempio, che un solo grammo di mercurio contenuto in una pila può inquinare oltre 1.000 litri d’acqua.

Non solo: alcune sostanze contenute nelle pile e negli accumulatori – come nichel, terre rare, zinco, litio, manganese, ferro… – sono materie prime riciclabili, che possono essere recuperate e riutilizzate per creare nuovi prodotti, innescando così un positivo esempio di economia circolare.

Il loro corretto riciclo, come per tutti i rifiuti tecnologici, porta dunque con sé importanti benefici ambientali ed economici.