L’Olanda è pronta a tassare i voli aerei. Forse anche l’Europa?
Fonte: QualEnergia.it
La proposta di legge dei Paesi Bassi rilancia l’idea di eliminare i vantaggi fiscali per l’aviazione, in modo da ridurre le emissioni inquinanti del settore.
L’Olanda è pronta a varare una tassa sui voli aerei dal primo gennaio 2021.
In una nota, il governo parla di una proposta di legge da discutere in Parlamento e al Senato che prevede una tassa di 7 euro per passeggero in partenza dai Paesi Bassi. Ed è prevista anche una flight tax per i voli cargo fino a 3,85 €/tonnellata di merci trasportate, secondo le caratteristiche dei velivoli.
L’obiettivo del governo olandese è contribuire a ridurre l’impatto ambientale dell’aviazione, che finora ha sempre beneficiato di varie esenzioni fiscali, in particolare sull’utilizzo di kerosene. Proprio nei giorni scorsi, Bruxelles ha accettato di registrare l’iniziativa dei cittadini europei che punta a tassare il jet-fuel (vedi qui).
Così il dibattito sulla necessità di far aumentare il costo dei carburanti più “sporchi” sta prendendo piede in Europa, con particolare riguardo ai trasporti aerei, le cui emissioni inquinanti stanno costantemente aumentando e senza misure correttive di carbon pricing (una carbon tax, ad esempio) rischieranno di andare fuori controllo nei prossimi anni. Ricordiamo che finora il sistema EU-ETS non è servito a diminuire le emissioni di CO2 dell’aviazione.
Dalla tassa sui voli aerei, il governo olandese si aspetta ricavi annuali nell’ordine di 200 milioni di euro.
Questo provvedimento nazionale, comunque, chiarisce la nota, potrà essere bloccato se nel frattempo sarà stata concordata una flight tax a livello europeo; al momento, solo pochissimi Stati membri Ue applicano delle tasse sui biglietti aerei nazionali/internazionali.
Intanto Bruxelles sta pensando di tassare per la prima volta il kerosene per l’aviazione, come evidenzia una nota dell’organizzazione indipendente Transport & Environment (TE), dopo aver visionato un rapporto della Commissione Europea che non era stato ancora diffuso.
Nello studio, si afferma che una misura fiscale di questo tipo (si parla di un livello minimo pari a 0,33 €/litro di carburante) ridurrebbe del 10-11% le emissioni di CO2 dell’aviazione senza impatti negativi sul numero di posti di lavoro nel settore.