Microplastiche rilasciate dagli pneumatici su strada, quali effetti sulla salute?

28/11/2022

Fonte: rinnovabili.it - Ambiente - Inquinamento

Una delle fonti di contaminazione da microplastiche è l’usura degli pneumatici su strada. Uno studio ne sta monitorando gli effetti sull’organismo umano con un metodo innovativo

Un rapporto federale svizzero pubblicato lo scorso 23 settembre ha mostrato che la maggior fonte di microplastiche nel Paese proviene dall’usura degli pneumatici su strada: il 60% delle più di 13.500 tonnellate di microplastiche generate ogni anno proviene da gomma, il 30% da fuliggine e il 10% è composta da metalli pesanti. Di queste, quasi 8.900 tonnellate vengono disperse liberamente nell’ambiente e si depositano sui suoli, nell’aria e nell’acqua.

A confermare il dato, uno studio dell’EPFL del 2019 che ha mostrato che il 61% delle microplastiche ritrovate nel lago di Ginevra proviene dall’usura degli pneumatici.

Alla luce di queste evidenze, l’EPFL, il Centro svizzero di ecotossicolgia applicata e l’Istituto Federale Svizzero di Scienza e Tecnologia Acquatica (Eawag) hanno intrapreso uno studio per monitorare la tossicità di queste particelle.

La prima fase delle ricerche, appena conclusa, si è concentrata sulla solubilizzazione e la biodisponibilità delle microplastiche nei sistemi digestivi della trota iridea: gli esiti delle indagini sono stati pubblicati con due articoli su Environmental Science & Technology (a fine novembre 2021 e fine ottobre 2022).

“La maggior parte della ricerca oggi si concentra sull’inquinamento da microplastiche da imballaggi e rifiuti, ma le microplastiche da pneumatici rappresentano il 30-40% dell’inquinamento da plastica nell’ambiente” ha detto Thibault Masset, postdoc al CEL, l’autore principale di entrambi i documenti.

Le microplastiche da pneumatici entrano nella catena alimentare?

Lo studio si sta concentrando sulla biodisponibilità e il bioaccumulo di microplastiche derivate dagli pneumatici, provando a determinarne i livelli di tossicità. La seconda fase delle indagini proverà a capire come le particelle reperite passano nella catena alimentare.

Gli studiosi hanno ideato un metodo innovativo in vitro, che analizza fluidi gastrici e intestinali simulati. Le analisi su 11 composti hanno rivelato un tasso di solubilizzazione tra lo 0,6% e il 44,1%, a seconda del livello di concentrazione di microplastiche nel cibo.

Uno dei composti studiati, il 6PPD-chinone (6PPD-Q), è un sottoprodotto dell’ossidazione del 6PPD, un prodotto utilizzato nell’industria della gomma. Gli anfipodi che avevano ingerito particelle di di 66PPD-Q avevano livelli di solubilizzazioni aumentati. Secondo uno studio del 2021 proprio il 6PPD-Q è stato alla base a una serie di eventi di mortalità del salmone avvenuti nella baia di Elliot a Seattle.

Al momento i ricercatori stanno misurando la tossicità di altre sostanze derivanti dagli pneumatici.  Tra gli esami in programma, quello dei sottoprodotti dei composti delle particelle di pneumatico e i loro processi di decomposizione nel tempo. “I produttori di pneumatici devono avere una visione più olistica dei loro prodotti e considerare la natura instabile di alcune delle sostanze chimiche che utilizzano”, ha detto Florian Breider, responsabile del laboratorio ambientale centrale dell’EPFL (CEL). “Queste sostanze chimiche possono decomporsi e formare sottoprodotti indesiderati, che a volte sono tossici.”